Alterazioni emostatiche nei bambini con leucemia linfoblastica acuta
In un gruppo di bambini con nuova diagnosi di leucemia linfocitica acuta è stato valutato il numero di marcatori emostatici e infiammatori alla diagnosi e in differenti momenti nel corso della chemioterapia per l’induzione della remissione, e per identificare alterazioni nei livelli plasmatici di marcatori protrombotici prima e durante il corso della chemioterapia.
Sono stati valutati i seguenti marcatori plasmatici: complesso trombina-antitrombina, D-dimero, inibitore dell'attivatore del plasminogeno 1 ( PAI-1 ), antitrombina, fibrinogeno, antigene del fattore di von Willebrand ( vWf:Ag ) e multimeri di fattore di von Willebrand ad alto peso molecolare, P-selectina, fattore di necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) e interleuchina 6 ( IL-6 ).
I campioni plasmatici sono stati raccolti nei seguenti momenti: a T0 ( basale ) e a T1 ( +24 giorni di terapia ), T2 ( +36 giorni di terapia ) e a T3 ( +64 giorni di terapia ).
I risultati hanno mostrato che, alla diagnosi, i bambini con leucemia linfocitica acuta presentavano segni di aumento della generazione di trombina e di formazione di fibrina ( cioè alti livelli di complesso trombina-antitrombina e D-dimero ), inibizione della fibrinolisi ( cioè alto livello di PAI-1 ), attivazione endoteliale ( cioè alti livelli fattore di von Willebrand ad alto peso molecolare e P-selectina solubile ) e infiammazione ( cioè alti livelli di TNF-alfa e IL-6 ).
Dopo l’inizio della terapia di induzione, i marcatori di generazione di trombina e le citochine infiammatorie si sono ridotti in misura significativa.
Di contro, PAI-1 e P-selectina sono significativamente aumentati, suggerendo un danno da parte della chemioterapia all’endotelio vascolare.
Questi effetti sono risultati più evidenti durante la somministrazione di steroidi.
Si sono sviluppati 2 episodi di tromboembolismo venoso sintomatico nel corso della terapia di induzione che non hanno permesso la determinazione del valore predittivo dei marcatori di laboratorio per il tromboembolismo venoso. ( Xagena2010 )
Giordano P et al, Am J Hematol 2010; 85: 325-30
Emo2010 Pedia2010
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Esiti dopo mancata risposta e recidiva post Tisagenlecleucel nei bambini, adolescenti e giovani adulti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B
La mancata risposta e la ricaduta dopo terapia CAR-T diretta all'antigene CD19 continuano a rappresentare una sfida per gli esiti...
Blinatumomab in bambini, adolescenti e giovani adulti con leucemia linfatica acuta a cellule B a basso rischio alla prima recidiva: Children's Oncology Group AALL1331
Blinatumomab ( Blincyto ), un'immunoterapia bispecifica con coinvolgimento delle cellule T, è efficace nella Leucemia linfocitica acuta a cellule B...
Esiti di sopravvivenza dei bambini con leucemia mieloide associata alla sindrome di Down recidivante o refrattaria
I bambini con sindrome di Down ( DS ) corrono un rischio significativamente più elevato di sviluppare la leucemia mieloide...
Nelarabina, L-Asparaginasi intensiva e terapia intratecale prolungata per la leucemia linfoblastica acuta a cellule T di nuova diagnosi nei bambini e nei giovani adulti: studio ALL-T11
La leucemia linfoblastica acuta a cellule T ha caratteristiche biologiche distinte e una prognosi peggiore rispetto alla leucemia linfoblastica acuta...
Children's Oncology Group AALL1331: Blinatumomab in bambini, adolescenti e giovani adulti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B a basso rischio alla prima recidiva
Blinatumomab ( Blincyto ), un'immunoterapia bispecifica con coinvolgimento delle cellule T, è efficace nella leucemia linfoblastica acuta a cellule B...
Gli anticorpi preesistenti contro il Polietilenglicole riducono l'attività dell'asparaginasi alla prima somministrazione di Asparaginasi pegilata di Escherichia coli nei bambini con leucemia linfatica acuta
Gli anticorpi contro il polietilenglicole ( PEG ) in soggetti sani sollevano preoccupazioni sull'efficacia dei farmaci pegilati. È stata valutata...
Tisagenlecleucel per la leucemia linfoblastica acuta a cellule B recidivante o refrattaria nei neonati e nei bambini di età inferiore a 3 anni
I bambini di età inferiore ai 3 anni sono stati esclusi dallo studio di fase 2 ELIANA su Tisagenlecleucel (...
Kymriah a base di Tisagenlecleucel per il trattamento di leucemia linfoblastica acuta a cellule B in bambini e giovani adulti, linfoma diffuso a grandi cellule B e linfoma follicolare negli adulti
Kymriah è un medicinale per il trattamento dei seguenti tipi di tumori ematologici: • leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) a...